giovedì 23 ottobre 2014

Panegirico della Sicilia orientale

Riordinando, raggruppando e spostando in www.giovis.com, le migliaia di foto di viaggio già presenti su giovistravels, ieri è stato il turno delle pagine e immagini del mio svernamento a Marzamemi, Pachino (SR) nel 2005/2006.
Gli amanti dei viaggi troveranno molti spunti interessanti e scopriranno (almeno visivamente) molti luoghi, costruzioni e fatti peculiari in particolare dell’area dei Monti Iblei e delle coste della Sicilia sud-orientale. 
In questa pagina/indice trovate i link a 25 album Google+ nei quali ho raccolto le quasi 1300 foto che illustrano soprattutto le mie escursioni nelle provincie di Siracusa e Ragusa. Potrete vedere particolari del Barocco Siciliano, parchi naturali (Vendicari in primis, foto in basso), spiagge e coste rocciose, tonnare e cave (i canyon scavati dall'acqua nelle rocce degli Iblei come quelli di Pantalica, Ispica, Cavagrande del Cassibile, ecc.), venire a conoscenza di cosa siano i ddieri e come erano fatte le neviere iblee nel XVII-XVIII secolo, scoprire la singolare Cavalcata di San Giuseppe di Scicli, cittadina che tanti di voi hanno visto (pur non conoscendone il nome) per essere il set di tutti i telefilm di Montalbano (c’è il Commissariato di Vigata). Ma fra le tante foto ce ne sono anche delle Eolie e dell’Etna e qualcuna delle Madonie.
C'è tanto da camminare lungo le spiagge, sui Monti Iblei, sul fondo delle cave, negli stretti vicoli selciati, nei siti archeologici e spesso ci si può spostare da paese a paese seguendo le antiche trazzere bordate dai classici muretti a secco.
Per facilitare l'orientamento, nella succitata pagina/indice ho inserito anche una cartina essenziale della Sicilia ed questo ingrandimento del sud-est dell’isola.

Questa è senz'altro la parte più interessante per la varietà di ambienti, la tranquillità, la natura, le coste, il meglio dell’archeologia e dell’architettura barocca siciliana e non ultima la gastronomia. Questa non si limita a quanto ormai si trova dovunque nei negozi specializzati e talvolta anche nei supermercati (prodotti di tonnara, cioccolato di Modica, vini come il Nero d’Avola e il Cerasuolo di Vittoria) ma vanta una grande varietà di pietanze “povere” locali a cominciare dal maccu, la gelatina di maiale, la vera pizza siciliana (ripieno di tuma e acciughe), la scaccia iblea (scacciata per i catanesi) e gli onnipresenti arancini non solo i classici bianchi (al burro) o rossi (ragù di carne), ma anche con le melanzane (alla catanese o alla norma) ai pistacchi di Bronte o agli spinaci.
E giusto per finire vi ricordo dell’importanza della ricotta (che si può andare a mangiare calda nelle masserie degli Iblei) nella pasticceria siciliana (raviole, cannoli, cassate …) anche se ormai non sempre si utilizza la ricotta di pecora come da tradizione e fra i tanti altri cibi dolci i torroncini e le granite.
In merito a quest'ultima, pur non essendo amante di dolci (e quindi non esperto, ma li provo quasi tutti) mi permetto senz’altro di consigliare a tutti una prima colazione a base di granita di mandorle (se proprio avete bisogno di caffeina anche di caffè può andare) accompagnata da una ricca raviola catanese di ricotta e cannella appena sfornata … altro che cappuccino e brioche o cornetto!

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