domenica 29 novembre 2015

Trompomanìa = Strummolomania

Di tanto in tanto, purtroppo non abbastanza spesso, si può celebrare con estremo piacere un “ritorno al passato”. Il fatto è ancora più apprezzabile in quanto in questo caso si tratta di un passatempo molto più economico delle playstation e derivati, non crea dipendenza, aiuta a socializzare ed invita a stare all’aria aperta. 
Trompos boliviani pronti all'uso.

Da pochissimo a Tenerife è scoppiata la mania del trompo, identico al famoso strummolo napoletano, non so se trottola sia termine italiano preciso, a me sembra troppo ampio e mi dà più l’idea di un passatempo solitario per bambini piccoli. Al contrario, con lo strummolo si gareggiava, in vari modi, secondo regole ben precise, variabili però da luogo a luogo. Si tratta di un attrezzo più che un giocattolo certamente vecchio di oltre 2.000 anni essendo citato sia in testi greci che latini (perfino da Catone). Oltre questa “estensione temporale” è notevole la sua estensione geografica vista la diffusione in oriente fino al Giappone e, chiaramente in secoli più recenti, diffusissimo in America Latina introdotto dai conquistadores. In questo primo video vedrete cosa si può fare con un trompo, ma è ovviamente solo una prova di abilità.
NON VI PERDETE QUESTO FILMATO  (2'06")
  
Nel secondo video si vede un incontro a squadre in occasione di una festa tradizionale nel nord dell’India. Nei primi 40" si vedono solo le teste e parte del busto di alcuni "strummolieri", ma poi la sfida si fa interessante ed è ben visibile.
In quest'ultimo, invece, dei ragazzini cinesi (quello con la camicia a quadri e quello con i pantaloncini celesti sembrano i migliori del gruppo)giocano e si esibiscono “liberamente”.

Potrete trovare un'infinità di video del genere utilizzando, per esempio le parole chiave "trompo tradicional" o "traditional spinning top". Io ne ho trovati, ed in parte visto, di Messicani, giapponesi, cileni e coreani ma certamente ce ne saranno anche di altre nazionalità. 
Come qualcuno sa, nel 1992 scrissi Barracca 'o rutunniello, cavallo cavallo mantieneme 'ntuosto e altri giochi dimenticati, libro nel quale descrivevo i passatempi più diffusi che si praticavano in strada fino ad una cinquantina di anni fa e fra essi era ovviamente compreso lo Strummolo
Qui al lato, copertina della I edizione.
Nel 2011 ne ho prodotto una seconda edizione virtuale in pdf (80 pagg.) scaricabile gratuitamente da questa pagina che contiene anche una breve introduzione. Il capitolo dedicato allo Strummolo inizia a pag. 53 e vengono descritte le caratteristiche del gioco nostrano e di alcune varianti.
Plaza del Charco, Puerto de la Cruz: tutti ad arruta’, ragazzine e ragazzini


Tuttavia, fra i trompos attualmente in giro a Puerto de la Cruz, non ne ho visto nessuno in legno. Ce ne sono di gomma, di metallo leggero, di plastica, alcuni trasparenti e parzialmente riempiti d'acqua. Anche le corde per avviarlo sono "fuori norma" essendo esageratamente lunghe anche se è meglio così che troppo corte. 
A proposito della lunghezza della funicella vale la pena di ricordare un modo di dire molto significativo: s'aunesciono 'o strummolo a tiritippete e 'a funicella corta (si uniscono lo strummolo a tiritippete e la corda corta). Uno strummolo veniva definito a tiritippete (o tiriteppola) quando non era ben bilanciato e quindi roteava poco ed in modo irregolare e traballante. Di conseguenza l'espressione si usava riferendosi a cose o persone con più di un difetto grave.

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