martedì 5 luglio 2016

Nuova carta dei Sentieri CAI dei Monti Lattari (ed. 2016) - recensione

Sabato scorso è stata ufficialmente presentata in pompa magna la “nuova carta dei Sentieri CAI dei Monti Lattari: Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana e Isola di Capri”, realizzata dalle sezioni CAI di Castellammare di Stabia, Cava de’ Tirreni e Napoli in collaborazione con il Consorzio Turistico Amalfi di Qualità.
Buona la veste grafica generale, la stampa, il supporto e soprattutto l’impaginazione scelta, vale a dire la divisione dell’intero disegno sulle due facce, mantenendo una ampia fascia di sovrapposizione (praticamente solo per lunghissime camminate ci sarà bisogno di consultare entrambe le parti). Se la vecchia cartina in scala 1:30.000 era enorme e molto poco pratica proprio per le sue dimensioni, questa nuova a scala maggiore (1:25.000) se stampata su un sola faccia sarebbe diventata quasi inutilizzabile in escursione.
Per le caratteristiche fisiche dei Monti Lattari sarebbe stato addirittura più utile aumentare ulteriormente la scala a 1:20.000 in modo da poter descrivere meglio la morfologia del territorio e inserire un maggior numero dei quasi infiniti sentieri, passaggi e scalinate che caratterizzano la costiera e quindi, pur capendo che sono richiesti determinati standard, resto convinto che per situazioni particolari dovrebbero essere concesse deroghe. 
Questo purtroppo è un punto dolente, una carenza della carta e i motivi sono diversi. Alcuni sono limiti assoluti, come il fatto che a quella scala è impossibile rappresentare tutto e, nel caso ci si riuscisse assottigliando le linee e riducendo le dimensioni dei simboli, la carta risulterebbe illeggibile per eccessiva abbondanza di particolari o come il problema di classificare i tanti sentieri extraurbani (quelli che più interessano agli escursionisti) in modo che sia chiara all’utente la difficoltà e la facilità di identificazione. A questo riguardo, tutti quelli che hanno percorso i sentieri CAI dei Monti Lattari sanno che molti di questi sono impervi ma di facilissima individuazione (non presentando alternative plausibili), altri sono comodi ma risulta difficile seguirli in quanto attraversano boschi o campi aperti con scarsa pendenza e pochissimi punti di riferimento (in primavera - estate la vegetazione copre quasi del tutto le tracce meno frequentate e gli eventuali segnavia al suolo).
La carta è stata prodotta dal CAI e quindi, giustamente dal loro punto di vista, è stato dato il massimo risalto ai sentieri individuati e segnati, tuttavia penso che nelle prossime edizioni (e ancor prima online) sia opportuno integrare i suddetti almeno con i percorsi principali utilizzati da escursionisti locali e turisti in quanto estremamente evidenti ed di conseguenza importanti sia come punti di riferimento, sia come potenziali vie di fuga o di accesso. Per fare un esempio che dovrebbe essere chiaro ai più, faccio notare che manca il sentiero Praiano - San Domenico - Cannati (Sentiero degli Dei), regolarmente utilizzato soprattutto dagli escursionisti stranieri che soggiornano fra Positano, Vettica e Praiano che in questo modo evitano di andare in autobus fino ad Amalfi per poi prenderne un altro per Bomerano.

Il progetto di questa carta è andato avanti per vari anni e quindi è comprensibile che gli autori volessero cominciare a produrre qualcosa di tangibile anche se, al tempo stesso, hanno pubblicamente dichiarato che, pur essendo soddisfatti del risultato ottenuto a tutt’oggi, la carta necessita ancora di numerosi aggiustamenti e di conseguenza i lavori di rilievo e miglioramento continueranno. Del resto questa è la storia di ogni carta, così come di ogni guida turistica, in quanto dai rilievi alla stampa passano mesi se non anni e, non potendo vigilare costantemente le centinaia di chilometri di sentieri e le migliaia di strade, stradine e viottoli, è ovvio che nessuno potrà mai affermare che una carta è aggiornata allo stato attuale dei luoghi. In considerazione di ciò sarà comunque di fondamentale importanza aggiornare il disegno ogni volta che se ne presenti l’occasione, senza aspettare una futura revisione generale. Per fare un esempio personale, solo nell’ultimo anno ho dovuto aggiornare la mia cartina di Massa Lubrense e Sorrento (quindi un territorio molto più limitato, già in giro da oltre 25 anni),  per segnalare varie interruzioni, una variazione di percorso, la riapertura di sentieri storici come il Vuallariello e Acquacarbone, chiusi per anni e ora frequentati di nuovo da escursionisti ... la cartografia è un lavoro in continuo divenire, non ha un termine.
I previdenti coordinatori del progetto hanno opportunamente scelto di non utilizzare una base cartografica come quella dell’I.G.M. che, seppur di ottima qualità, sarebbe sempre rimasta di proprietà di quell’ente e hanno preferito la strada più lunga, complicata e onerosa di far disegnare una carta base ex-novo in modo che rimanesse di loro esclusiva proprietà. Anche se adesso i risultati sono lontani dalla perfezione (ma per definizione la carta non può esistere) in futuro avranno la possibilità di aggiornarla digitalmente quasi in tempo reale e a costo zero.
Inoltre, idea ancor più brillante, hanno reso disponibile tutta la carta ad ottima definizione sul neonato sito www.caimontilattari.it nel quale è possibile consultare le schede dei singoli itinerari complete di cartina, profilo altimetrico e traccia gps. La ricerca dei sentieri risulta estremamente facile immettendo anche uno solo dei dati nella apposita finestra, a scelta fra numero o nome di un sentiero o anche per località di partenza o di arrivo.
La nuova carta è ottima per programmare le escursioni in quanto fornisce una visione generale del territorio, con tutti i sentieri CAI ben in evidenza. Sarà quindi facile progettare itinerari che comprendono più sentieri, scegliere e valutare tempi le distanze, operazioni molto facili in particolare se si utilizzano le informazioni del sito sul quale si possono anche vedere i profili altimetrici.
Nella lettura fine, invece, è ancora molto carente e al più presto si dovrebbe provvedere al lavoro di rendere congruenti tracce gps con le isoipse e con i sentieri o strade effettivamente percorsi. Come scrissi tempo fa su questo stesso blog, è praticamente impossibile che una traccia gps, per quanto possa essere accurata, si sovrapponga con precisione alla descrizione altimetrica per mezzo delle isoipse. Necessariamente il disegnatore (con l’aiuto del rilevatore o almeno di qualcuno che conosca bene il percorso) dovrà adattare le curve di livello alle tracce gps o viceversa, altrimenti si forniscono informazioni dettagliate errate.

A mo’ di esempio riporto la traslazione verso nord del percorso per il Molare. Nell’immagine si vede chiaramente che, pur essendo l’andamento del percorso sostanzialmente corretto, il modo in cui è stato sovrapposto alla carta base induce l’escursionista ad andare a cercare una salita dal versante settentrionale (scalata impossibile per un non-arrampicatore) allontanandolo dal percorso esistente e normalmente praticato dal lato sud.
Qualcuno fra quelli con i quali ho discusso di questi problemi ha sottolineato, giustamente, che quasi nessuno effettivamente “legge” la carta, talvolta per mancanza di capacità ma soprattutto per la cattiva abitudine di tenerla ben ripiegata nella sua custodia, all’interno dello zaino. Tuttavia, il malcostume ed i limiti di tanti non possono essere una ragione valida per rinunciare alla precisione a favore dell'approssimazione. 
A proposito di quelli che non usano consultare le cartine scrissi un post consigliando di portare in tasca fotocopie del percorso di giornata, avendolo sempre a disposizione, potendo aggiungere notizie lungo il cammino e, non da ultimo, non rovinando in alcun modo la carta originale. Adesso non avranno più scuse potendo stampare la scheda del percorso o anche utilizzarne il file pdf salvato sul proprio tablet o smartphone. 

In conclusione:
  • è più che apprezzabile il lavoro complessivo che sintetizza l’intera rete di circa 500km di sentieri segnati dalle sezioni Stabia e Cava del CAI sui Monti Lattari;
  • carta base chiara, in particolare per quanto riguarda la morfologia del territorio evidenziata non solo dalle isoispe (lavoro non da poco), ma anche da una buona ombreggiatura
  • la viabilità minore e i sentieri non CAI sono stati un po' trascurati, sia per quantità che per rappresentazione, ma entrambe le carenze possono essere facilmente sanate anche se, ovviamente, ci vorrà del tempo;
  • sono troppi i punti quotati in mezzo al niente, vaghi e quindi inutili, non agganciati ad elementi notevoli, mentre sono insufficienti quelli significativi relativi a cime, selle, incroci e luoghi facilmente individuabili come le estremità dei percorsi;
  • trovo che vari simboli siano troppo grandi come le invadenti e onnipresenti bandierine con i numeri dei sentieri e i simboli delle neviere (per fortuna pochissime), delle grotte e dei siti di arrampicata. Per quanto riguarda gli ultimi due simboli, penso che debbano essere aggiunti i collegamenti con i sentieri segnati, ma la conseguenza più grave è che per la loro dimensione e quantità in vari punti coprono tanti dettagli significativi della mappa (perché sprecare tempo a disegnare particolari importanti per poi coprirli con un’icona?);
  • è un grande passo avanti avere la numerazione aggiornata e la rappresentazione dei percorsi oggi esistenti in quanto molti sono stati aggiunti e qualcuno dei vecchi è stato abbandonato;
  • al momento è senza ombra di dubbio l’unica valida carta generale dei sentieri dei Monti Lattari, molto più leggibile della precedente del CAI che pur godendo di una base più dettagliata (tavolette IGM) era ormai obsoleta e inoltre molte delle linee rosse sovraimpresse (rappresentanti i percorsi) si distaccavano dall’andamento reale degli stessi anche di varie centinaia di metri e oltre 100 metri di differenza di quote. Nella nuova, anche in mancanza della collimazione esatta traccia/sentiero, le discrepanze sono limitate a qualche decina di metri;
  • inutile paragonarla alla carta prodotta dal Parco dei Lattari in quanto quella era assolutamente improponibile (leggi altro in questo post);
  • altre carte (come quella Kompass) sono in scala troppo piccola, imprecise e assolutamente insufficienti per andare in giro in un territorio così vario, scosceso e ricco di sentieri come quello della penisola sorrentino-amalfitana
  • ottima l’impostazione del sito www.caimontilattari.it, in italiano ed in inglese, che non solo non ha uguali in zona, ma risulta essere veramente innovativo e facile da navigare. La carta CAI è sovrapposta a quella Google ed è possibile selezionare i livelli da consultare. In ogni scheda percorso in calce alla mappa è riportato il profilo altimetrico ed è possibile scaricare la traccia gps, da utilizzare in combinazione la cartina! Anche questa è scaricabile, completa di itinerario, quote, dislivelli, lunghezza, tempi di percorrenza e difficoltà.
Gravoso e meritorio lavoro se considerato un punto di partenza, spero che si continui su questa strada. Comunque sia, i promotori, rilevatori e collaboratori meritano un plauso ed un ringraziamento.

5 commenti:

  1. La nota positiva, molto positiva, è che i promotori e collaboratori abbiano coscienza di cosa si può migliorare e ne abbiano interesse. Almeno dalle loro parole agli arsenali il messaggio pareva questo.

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  2. Ho dato una sguardo alla mappa CAIML del sentiero n. 336. Mi sono soffermato, in particolare, su un errore, che presumo riproduca quello presente nella corrispondente cartina IGM. Il punto indicato come “Villaggio sportivo” è in realtà la “Latteria” (che è, invece, correttamente indicata nelle mappe OSM). Il "Villaggio sportivo" si può individuare all’intersezione tra il sentiero 338a ed il curvone della strada che sale da Vico Equense. Invece, la zona indicata come "Latteria" corrisponde, grosso modo, al Ristorante "La Lontra". Saluti. Raffaele Ragone

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  3. Ho dato una sguardo al sentiero n. 336 CAIML. Mi sono soffermato, in particolare, su un errore, che presumo riproduca quello presente nella corrispondente cartina IGM. Il punto indicato come “Villaggio sportivo” è in realtà la “Latteria” (che è, invece, correttamente indicata nelle mappe OSM). Il Villaggio sportivo può essere individuato all’intersezione tra il sentiero 338a ed il curvone della strada che sale da Vico Equense. Invece, la zona indicata come "Latteria" corrisponde, grosso modo, alla zona a ridosso del Ristorante "La Lontra". Saluti. Raffaele Ragone. raffrag.wordpress.com

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  4. Trovo molto deludente la "base": più che le varie imprecisioni (e mancanze), l'assenza dei sentieri e mulattiere NON segnalati, mi pare una cosa grave.
    OK è migliorabile on-line, ma secondo me ciò andava fatto già nella prima realizzazione cartacea, visti anche i tempi di realizzazione.
    Sono abituato a pensare che, finiti i fondi finisca l'impegno!
    (vedi esempio del Portale Cartografico dei Monti Picentini, con la mappa che restò on-line solo x un annetto).

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  5. Caro Giovanni,
    innanzitutto grazie per la tua approfondita ed equilibrata recensione e per le parole di vivo apprezzamento che hai avuto nei confronti del lavoro che abbiamo svolto in questi ultimi quattro anni. Le tue parole non possono che essere di stimolo ed incoraggiamento.

    Capisci che per noi questa carta equivale ad un "figlio" a lungo desiderato. Parafrasando il detto "ogni scarrafone...." potrai capire anche espressioni di legittimo orgoglio per aver prodotto un prodotto che alla sua prima uscita merita le tue belle parole:"...è senza ombra di dubbio l’unica valida carta generale dei sentieri dei Monti Lattari...".

    Detto ciò non vogliamo dormire sugli allori, inconsapevoli dei miglioramenti possibili.
    La carta è come un organismo vivente che dopo la nascita deve essere accudito ed educato per farlo crescere in forza e salute.

    Abbiamo però bisogno del contributo fattivo di tutti coloro che vogliono aiutarci a migliorarla.
    Invitiamo quindi tutti gli amici ad inviarci proposte, correzioni, modifiche.

    Con immutata stima
    Pio

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